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Stiamo vivendo un momento storico in cui la fragilità energetica del nostro Paese è più tangibile che mai. L’Italia continua a dipendere principalmente da fonti energetiche non rinnovabili e non in maniera autonoma; l’attuale conflitto in Ucraina ha contribuito ulteriormente a far schizzare i prezzi di gas e petrolio alle stelle, rinnovando con urgenza il bisogno di trovare una strada alternativa.
Cerchiamo di capire cosa sta facendo oggi il nostro Paese riguardo l’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili, a che punto siamo arrivati e come ci si può muovere nell’immediato futuro.
Quali fonti di energia vengono maggiormente utilizzate in Italia
Le fonti rinnovabili di energia in Italia nel 2020 hanno consolidato il proprio ruolo di primo piano nel sistema energetico nazionale, confermandosi elemento determinante per lo sviluppo sostenibile del Paese, anche in termini economici e occupazionali.
La domanda nazionale di energia elettrica del 2020 è stata soddisfatta per l’89% del totale da fonti di produzione interna e per la parte rimanente dal saldo con l’estero (11%). Nel complesso, l’Italia è il terzo produttore di rinnovabili in Europa (Fonte: Report Terna 2020).
Per avere un quadro più preciso sulle principali fonti di energia rinnovabiliLe fonti di energia rinnovabile sono tutti quei tipi di energia che si ricavano da risorse naturali che si rigenerano nel tempo. Ciò significa che queste fonti non inquinano l'ambiente... Leggi, ecco un elenco su come e dove viene prodotta energia elettrica in Italia:
• idroelettrica, che rappresenta il 43% della produzione complessiva, viene prodotta nelle zone dove il terreno presenta forti pendenze, come nell’arco alpino e lungo la dorsale appenninica;
• solarePer approfondire leggi "Energia solare: come viene raccolta e vantaggi nell’utilizzo". Leggi (20%), che equivale a circa un dodicesimo dell’energia totale prodotta in Italia – rinnovabile e non – è prodotta grazie agli impianti fotovoltaici presenti in larga parte al sud per via della minore latitudine e l’insolazione maggiore;
• bioenergieSono energie pulite e rinnovabili. In questa categoria rientrano tutte le forme di energia prodotte da biomasse, bioliquidi e biogas. In parole povere, la biomassa è la frazione biodegradabile di... Leggi (17%);
• eolica (15%), è raccolta soprattutto in Sicilia e Sardegna, a cui si aggiunge la parte meridionale della dorsale appenninica di Puglia, Campania e Basilicata;
• geotermica (5%), ha il suo polo d’eccellenza in Toscana, per ragioni storiche e caratteristiche geologiche.
Energia elettrica in Italia
La produzione di energia elettrica in Italia avviene a partire dall’utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili (cioè combustibili fossili come gas naturale, carbone e petrolio in gran parte importati dall’estero) e in misura sempre più importante con le fonti rinnovabili che abbiamo citato.
Il restante fabbisogno elettrico viene soddisfatto con l’acquisto di energia elettrica dall’estero, principalmente da Svizzera, Slovenia, Austria e Francia, che poi viene trasportata nel paese attraverso l’utilizzo di elettrodotti e diffusa tramite rete di trasmissione e rete di distribuzione elettrica.
Secondo i dati forniti nel 2020 da Terna, gestore della rete elettrica nazionale, il 57,6% dell’energia elettrica viene ancora generata attraverso fonti non rinnovabili tramite le centrali termoelettriche.
Questi dati mettono in evidenza anche la discrepanza tra produzione e consumo di energia elettrica in Italia: gli impianti devono infatti generare più elettricità per coprire non solo il fabbisogno effettivo, ma anche le perdite e le dispersioni della rete. Al contempo, la corrente elettrica non si può immagazzinare e questo significa che deve sempre esserci corrispondenza tra prelievo dalla rete e immissione di energia.
Quanta energia idroelettrica si produce in Italia
Quella idroelettrica è la fonte di energia rinnovabile che vanta una lunga tradizione nel nostro Paese, che negli ultimi anni dell’Ottocento rappresentava l’avanguardia mondiale nello sviluppo di sistemi idraulici per il ricavo di energia pulita.
Secondo i dati raccolti dal GSE (Gestore dei servizi energetici) alla fine del 2018, l’Italia ha una potenza complessiva installata per l’idroelettrico pari a 18,94 gigawattIl gigawatt (GW) è una unità di misura della potenza che viene utilizzata per quantificare la potenza prodotta o consumata da un sistema elettrico. POTREBBE INTERESSARTI ANCHE • Cos'è e... Leggi. Un valore che corrisponde più o meno al 35% della potenza nazionale da fonti green.
Fino agli anni Venti del secolo scorso le centrali idroelettricheÈ una fonte di energia alternativa e rinnovabile che trasforma in energia elettrica l'energia potenziale gravitazionale (l'energia relativa alla forza di attrazione gravitazione fra masse) posseduta da una certa massa... Leggi erano la quasi totalità dell’energia green italiana, coadiuvate dal geotermicoL'energia geotermica è l'energia dovuta al calore contenuto all'interno della sfera terrestre. Questo calore si manifesta con l'aumento progressivo della temperatura delle rocce con la profondità (in media 3°C ogni 100 m). Leggi e l’eolicoÈ l'energia del vento, sfrutta le capacità cinetiche del vento per convertire questa fonte in energia meccanica e, a sua volta, in energia elettrica. Leggi.
L’idroelettrico ha perso importanza nel corso dei decenni ma non per via del calo delle produzioni – c’è da dire anzi che il trend non è mai stato al ribasso – ma per un sostanziale e progressivo appiattimento della curva, a partire dagli anni Sessanta e a causa della carenza di ulteriori sorgenti vantaggiose da utilizzare e la perdita di prestigio dovuta a disastri ambientali come il Vajont.
Quale percentuale dell’energia totale prodotta in Italia è ottenuta dal fotovoltaico?
In Italia sono installati circa 21 GW di fotovoltaico, che hanno prodotto nel medesimo anno poco meno di 24.000 GWh (cioè 24 TWh) di energia elettrica. Quindi il contributo di fotovoltaico alla produzione di energia elettrica è stato di poco superiore all’8%.
La missione per incrementare in questo decennio (2020-2030) il parco fotovoltaico di 30-50 GW è certamente più impegnativa, ma in passato si è visto come la transizione ha accelerato grazie a politiche di incentivazione economica certamente più allettanti delle attuali previste dal PNRR.
Oggi risulta inoltre più problematico l’approvvigionamento dei materiali, causa la difficoltà dei produttori di pannelli fotovoltaici a soddisfare le crescenti richieste del mercato. Per centrare gli obiettivi del 2030 è necessario aumentare la velocità di installazione dei nuovi impianti fotovoltaici, passando dai circa 0,8 GW del 2019 a circa 3-4,5 GW nel 2025 e 6,5-10 GW nel 2030, a seconda dello scenario di riferimento.
Stime per i prossimi anni
La quota dei consumi energetici complessivi coperta dalle fonti di energia rinnovabili si attesta al 18,2%, al di sopra del target da raggiungere al 2020 fissato per l’Italia dalla Direttiva 2009/28/CE (al 17%).
Per l’Italia ci si aspetta in realtà una rivoluzione più veloce, tanto che i dati auspicano entro il 2030 la produzione del 90% dell’energia necessaria al fabbisogno totale, che arriverà al 100% nel 2050, anno in cui ci si augura il raggiungimento della neutralità climatica prevista dagli obiettivi UE sul clima e la decarbonizzazioneLa decarbonizzazione è un processo mirato a ridurre la quantità di anidride carbonica (CO2) nell'atmosfera, un gas utilissimo per la vita sulla Terra ma molto dannoso quando supera determinati livelli... Leggi del continente.
Le fonti rinnovabili saliranno al 30% del totale dei consumi energetici entro il 2030. Nel settore elettrico si prospetta uno sprint eccezionale per l’eolico e il fotovoltaico, con un installato medio annuo dal 2019 al 2030 pari, rispettivamente, a circa 3.200 megawattIl megawatt (MW) è una unità di misura della potenza, ovvero della quantità di energia prodotta o consumata in un certo intervallo di tempo. Si calcola dividendo il numero di... Leggi e circa 3.800 mw (negli ultimi anni l’installato medio complessivamente è stato di 700 MW). Nel 2030 le energie rinnovabili dovranno arrivare a rappresentare il 55,4% della generazione elettrica contro il 34% di oggi.
La transizione energeticaPer approfondire leggi "Che cos’è la transizione energetica? Obiettivi e vantaggi". Leggi rappresenta però anche una sfida tecnologica, da affrontare attraverso investimenti nella rete, una maggiore flessibilità del mercato elettrico europeo, l’innovazione e la digitalizzazione per garantire un sistema elettrico sicuro, efficiente e in grado di sostenere la rivoluzione green.